Artigianato 4.0, l’importanza di conoscere la carta
/ CREATIVITA’ DELLA RESISTENZA
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Fra a i vari libri sul mondo della carta che ho raccolto in questi anni, La carta - Avventura quotidiana, dello studioso Pierre-Marc de Blasi, è uno di quelli che preferisco in assoluto.
Vi spiego perché.
Gli artigiani 2.0, categoria alla quale appartengo, sono i custodi della tradizione che guardano al futuro, che mettono l’arte nel loro lavoro. Spendono passione, tempo ed entusiasmo, scelgono un ingrediente principale e, attraverso di esso, plasmano le proprie idee.
Conoscere il più possibile la materia prima con la quale si vuole lavorare è fondamentale (vedi photo gallery in fondo al post).
Il libro di Blasi è molto bello ma è anche molto utile perché, oltre a ripercorrere le tappe storiche e le varie “ere” di sviluppo e diffusione che questo materiale straordinario ha attraversato, offre approfondimenti tecnici su diversi tipi di carta: composizione, caratteristiche, impiego.
Possedere buone nozioni sulle capacità tecnologiche della carta è indispensabile, soprattutto in fase di progettazione. E’ facile avere una buona idea, la sua realizzazione è cosa più difficile. Avere la giusta cognizione della materia, quindi, ci semplifica la vita rendendo il processo creativo più divertente e stimolante.
Vi è poi l’indubbio vantaggio di farci risparmiare tempo poiché quando conosciamo la carta (e le tecniche cartacee, artistiche, gli strumenti…ma di questo pareremo in un altro momento), creazione e progettazione quasi coincidono (“quasi” perché, statene certi, qualche intoppo tecnico da risolvere ci sarà sempre ma finché si presenterà sarà un bene, direi una benedizione: mette in moto l’ingegno).
Pierre-Marc de Blasi, per raccontarci la storia della carta, una delle più grandi invenzioni di tutti i tempi, parte dalle origini, origini che affondano le proprie radici in Cina e si espandono, nel tempo, fino ad arrivare in Occidente. Tre secoli prima della nostra era, i cinesi iniziarono a produrre carta a partire da una polpa di bambù o di gelso, creando gradualmente le tecniche di essiccazione, incollaggio e colorazione. L'uso è principalmente utilizzato per la diffusione di testi amministrativi e religiosi e si estende poi alla calligrafia e alla pittura. L'invenzione decolla, viene esportata prima dal mondo arabo prima di raggiungere l'Europa e l'intero pianeta. Pierre-Marc de Biasi ci racconta la storia della carta, dalle sue origini asiatiche alla carta riciclata del terzo millennio, passando attraverso la fase principale dell'invenzione della macchina per carta continua nel 1799. L'autore ci racconta anche della carta in tutte le sue forme: tovagliolo di carta, quaderni di scuola, imballaggi di cartone. Il libro moltiplica le illustrazioni e le riproduzioni, offrendoci anche tre pagine pieghevoli, una delle quali illustra in dettaglio le fasi della produzione di carta nell’antica Cina.
La storia della carta ha dunque accompagnato l’evoluzione dell’uomo nel corso dei secoli, la prima definizione della carta fornita dall’Enciclopedia dei ragazzi Treccani è difatti: «Un materiale indispensabile per diffondere idee nella vita quotidiana. Nel corso dei secoli la carta ha contribuito enormemente al progresso, alla partecipazione dei cittadini alla vita democratica e all’aumento del livello medio di cultura ed educazione.»
Oggi, grazie all’upcycle, ovvero la riconversione della materia in qualcosa di nuovo, la carta segna una nuova tappa evolutiva nella storia dell’uomo.
Non a caso il Cambridge Dictionary ha eletto upcycling “Parola dell’Anno 2019”, il significato è il seguente: “Utilizzare materiali di scarto, destinati ad essere gettati, per creare nuovi oggetti dal valore maggiore del materiale originale”.
In questi ultimi anni, infatti, grazie alla creatività di artisti, designer e artigiani il ruolo dei materiali cartacei è andato a modificarsi alimentando un sistema produttivo sostenibile declinato in maniera articolata nei settori del packaging, dell’arredamento, del design for children, del fashion design, dell’architettura.
Le performance di questo materiale tradizionale sono dunque cambiate: favoriscono la ricerca e diventano un mezzo per sviluppare e raccontare non solo la creatività ma un modello produttivo etico che è e sarà sempre più vantaggioso per l’intero Paese. Cartalana, nel suo piccolo piccolissimo, ne è un esempio.
GO INNOVATION (PHOTO GALLERY DAL MONDO)