Realizzare la ricchezza delle proprie idee con la carta

CREATIVITA’ DELLA RESISTENZA #7 / Workshop Cartalana

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Cartalana è un progetto nato nel 2012 dal caso, dall’intuito e dalla passione. Non capii subito di cosa esattamente mi stessi occupando. All’inizio facevo e basta. In modo automatico, naturale, senza pensarci troppo. Era il mio personalissimo antidoto alla crisi del 2007 – 2013, che colpì anche me facendomi perdere la mia occupazione di sempre di addetto alla stampa, al marketing e alla comunicazione.

Interpretavo con la fantasia, attraverso l’uso di tecniche varie, più o meno note, le suggestioni che provenivano dal semplice gesto di manipolare qualsiasi foglio di carta. Poi, arrivato il momento dei Workshop di Filatura della Carta & Gioielli di Carta, cioè quando decisi di condividere con altri la mia esperienza, dovetti fare un passo indietro per trasferire informazioni più precise su quello che scoprii essere un personalissimo metodo di lavoro.

Mi ritrovai a ‘studiare’ le mie stesse creazioni a partire dall’idea fino alla realizzazione, passando per tipi di carta utilizzati, tecniche, strumenti e materiali impiegati. E la progettazione che, fino a quel momento, non ero neppure cosciente di operare. Tutti passaggi che, ora, sto provando a condensare in questa rubrica, anche essa nata in risposta a una crisi, quella arrivata col #Coronavirus.

Quel che mi sembrava di realizzare senza uno scopo ben preciso, cominciò a delinearsi sempre più chiaramente. Compresi che la sperimentazione e la mescolanza di tecniche e di strumenti proveniente dal mondo della carta, dell’arte e delle Arti Femminili mi consentivano di ottenere facilmente oggetti semplici ed esteticamente accattivanti, stimolando una progettazione completamente libera grazie alla conoscenza delle caratteristiche tecnologiche della carta. Conoscenze apprese dapprima “sul campo”, in modo intuitivo e, successivamente, approfondite dall’indagine e dallo studio (sono un’autodidatta).

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La carta, materia estremamente versatile, ricca di possibilità artistiche e creative, di potenzialità plastiche e decorative, mi sollecitava a costruire, inventare, immaginare, ‘andare oltre’ favorendo l’esercizio del pensiero. Capii che il desiderio di lavorare con questo materiale nasceva dalla necessità di comunicare, attraverso la realizzazione di piccole opere da indossare, la poesia che esso esprime con la sua apparente fragilità. Ciò che mi stimolava maggiormente era il gesto, la manipolazione, poiché mi dava la possibilità di esprimere e, cosa più importante, realizzare la ricchezza delle idee.

Ho condiviso il mio lavoro per sette lunghi anni, anni in cui ho espanso le conoscenze personali e, grazie all’incontro con i partecipanti ai workshop, ho imparato capire meglio me stessa. Queste esperienze ripetute nel tempo non sono mai state una piramide (da me a voi) ma un cerchio (da me a voi, da voi a me e così via). Grazie al beneficio (e alla grande fortuna) di avere un confronto costante, ho appreso molte cose e acquisito maggiore consapevolezza sul fatto che un tipo di carta, una tecnica, un materiale o uno strumento, da soli, non bastano a creare qualcosa di bello se non si da spazio all’espressione della nostra parte più intima, all’esplorazione di sé attraverso la materia.

Le occasioni di condivisione delle cose cartalanose sono sempre state un incontro con l’unicità di ogni singolo corsista. In quelle circostanze l’aspetto più accattivante e soddisfacente per me (ma spesso anche il più difficile) era (è) tirar fuori da ciascuno, attraverso la creatività, il profondo desiderio di esprimere sé stessi, le proprie idee, in base alla personalità e alle attitudini mostrate nel breve ma intenso tempo trascorso insieme. Il mio, in sostanza, è sempre stato un invito ad andare incontro alla parte più autentica di sé (inclusa la mia).

Mi è sempre premuto trasmettere quanto il lavoro di manualità creativa possa influire positivamente sulle persone e sulla vita in generale. In me ha favorito l’affinamento delle capacità tattili, aumentato la percezione bidimensionale e tridimensionale, acuito la sensibilità estetica e il gusto del bello, intensificato la curiosità portandomi a fare avventurosi viaggi nella storia della carta, dell’artigianato, della moda, dell’arte e del design.

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L’uso di un materiale considerato povero come la carta (ma che povero non è), con particolare attenzione al recupero degli scarti, ha strutturato la mia coscienza etica, accresciuto l’amore e il rispetto per la Natura. Ma, soprattutto - poiché sta alla base di tutto il mio lavoro - il ri-uso creativo della carta e il recupero di vecchie tradizioni reinterpretate in chiave contemporanea, hanno contribuito allo sviluppo di un atteggiamento artistico che mi ha dato la capacità di vedere le cose di tutti i giorni (quelle di ieri e quelle di oggi) al di là della loro uso e significato consueto e, forse, di capire cosa intendeva Shakespeare con “Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni”, o Appio Claudio Cieco con “Homo faber fortunae suae”.

Questo breve excursus della mia storia personale e dell’esperienza maturata grazie ai workshop Cartalana, che hanno consentito la comunione di centinaia di persone negli anni, è in primo luogo espressione di una volontà: quella di incontravi ancora, e presto, per creare di nuovo insieme nell’auspicio di offrirvi un momento di svago, di libertà creativa che possa dare ispirazione, a chi lo desideri, di fare della carta un lavoro così come ho fatto io. Poi, vuole essere un’esortazione a non perdere mai la speranza, a non mollare, a non smettere di credere nei propri sogni, a non arrendersi di fronte alle difficoltà ma anzi considerarle una bella e grande opportunità per scoprire parti sconosciute di sé e coltivarle grazie alla condivisone e all’unione con gli altri. Essere pronti a morire e rinasce ogni qual volta la vita lo richiede (come fa la carta). Credere nella magia che è dentro ognuno di noi e che ci consente di plasmare, attraverso la materia, il mondo che più desideriamo, come fa un alchimista.

In attesa che i tempi siano maturi e finalmente propizi a un concreto riavvicinamento sociale, vi rimando, per intanto, ai post della rubrica “Creatività delle Resistenza”, dove trovate tutorial, spunti, informazioni e libri sul mondo della carta, nonché i manualetti Cartalana (messi a disposizione gratuitamente, per sempre) per muovere autonomamente i primi passi nella tecnica della filatura della carta e nella realizzazione di gioielli di carta.

Se avete dubbi, domande o particolari richieste avete la mia completa disponibilità e potete scrivermi a info@cartalana.it o privatamente su Facebook o Instagram.

Buona creatività, tutti!

Vi abbraccio, Marcella ♡